LACTALIS: NO LICENZIAMENTO COLLETTIVO, SUBITO TAVOLO AL MISE
Luigi Di Maio e’ a conoscenza che la multinazionale agroalimentare francese Lactalis sta operando una profonda riorganizzazione nel nostro Paese, con il rischio di gravi conseguenze in termini occupazionali nello storico sito Parmalat di Collecchio per l’annuncio di 30 esuberi?
Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico e’ stato informato che l’apertura della procedura di licenziamento collettivo coinvolgerà molto probabilmente una fascia di lavoratori, soprattutto donne, ultracinquantenni, lontani dal pensionamento e con scontate difficolta’ di ricollocazione lavorativa? Quali iniziative urgenti intende adottare il governo per preservare i livelli occupazionali, anche attraverso l’immediata attivazione di un tavolo ministeriale di confronto con la società?. Sono le domande contenute nell’interrogazione rivolta a Luigi Di Maio, presentata da Debora Serracchiani, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Gianluca Benamati, vicepresidente della commissione Attività produttive, e Carla Cantone, della commissione Lavoro. Ciò che appare sorprendente – aggiungono i parlamentari Dem – stante le enormi dimensioni del gruppo, che occupa circa 80mila dipendenti nel Mondo, di cui circa 2 mila in Italia, e’ che si potrebbe evitare il ricorso ai licenziamenti attraverso il ricorso a modalità diverse di efficientamento della produzione. Anche perché lo stesso Ad di Lactalis Italia, nel corso di un’intervista al Sole 24 ore (11 giugno 2019), pur consapevole della difficolta’ della situazione, ha definito ‘cambiamenti insignificanti’ il taglio dei 30 posti di lavoro.
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