In questi giorni molte sono le notizie significative e per certi aspetti preoccupanti. Dal tifone Le Pen, con effetti sullo spread, a Draghi al tema intramontabile delle elezioni. Vorrei chiare un mio pensiero. La situazione internazionale è critica. Ma non è che nei prossimi mesi migliorerà, anzi temo il contrario. Sfide importantissime ci attendono e impegni internazionali importanti. Il voto è previsto più o meno fra meno di dodici mesi, al più tardi, e quindi l’orizzonte elettorale del paese si è di fatto già aperto.In questo sono forse un po’ controcorrente ma ritengo che per il voto non sia importante tanto il quando ma soprattutto il come ci si va. Con diversi amici avevamo auspicato un ritorno al “Mattrellum” ,anche corretto, con una discussione parlamentare da fare già a gennaio per dare al paese velocemente una legge elettorale comunque già rodata ed efficace dal punto di vista delle coalizioni e della scelta chiara dell’elettore. Purtroppo gli opposti tatticismi, sottolineo di tutti, hanno fatto prevalere l’attesa della sentenza della corte costituzionale e adesso abbiamo due leggi di impianto proporzionale su cui qualche intervento servirebbe. Penso che ci siano ancora gli spazi per un aggiustamento anche di queste. Magari uniformando soglie, coalizioni e premio in modo da non avere un proporzionali puro ed aiutare oltre la rappresentanza la governabilità. Non sono entusiasta di questa soluzione ma se c’è la volontà di tutti si può fare. In verità ognuno deve rinunciare a qualche cosa e accettare qualche piccolo compromesso. Saremo capaci ? Lo spero. Anche perché poi si torna al tema vero. Il paese e le sue scadenza. Siamo in un anno che ormai è elettorale, con tutto ciò che ne consegue, e ci ritroviamo già immersi in una campagna elettorale strisciante. Abbi
amo impegni seri ed un governo che comunque sta operando con serietà grazie a Paolo Gentiloni. Il problema, quindi, almeno per me, non è di sei-sette mesi di durata della legislatura. Ma che il voto possa avvenire in un contesto di chiarezza di proposte e di posizioni e quindi con una legge che possa consentire ai cittadini di scegliere al meglio. Il governo sta governando ma il paramento faccia urgentemente il suo lavoro. Si componga una legge elettorale coerente e seria e dopo si valuti con il Presidente della Repubblica il momento migliore per le elezioni. Senza nessuna preclusione.
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